Nasce sulle falde del monte Pozzoni (m 1903) presso Cittareale, percorre una stretta valle lambendo le pendici del monte Terminillo (Gole del Velino). Bagna Antrodoco, presso cui riceve il tributo delle grandi Sorgenti del Peschiera, le seconde in Italia e le maggiori dell'Appennino, che gli versano una portata media di oltre 20 metri cubi al secondo (con minime di 15), parzialmente deviate nell'Acquedotto del Peschiera che serve una parte di Roma.

Riceve da sinistra i Fiumi Salto e Turano che drenano i monti della Sabina ed entra nella piana di Rieti, ove si arricchisce del tributo di numerosi altri affluenti in parte provenienti dalle pendici del Terminillo, quali gli emissari del Lago di Piediluco, del Lago Lungo e del Lago di Ripa Sottile.

Presso Papigno (Terni) precipita nel Nera formando la spettacolare Cascata delle Marmore, alta 165 m su tre salti successivi, dei quali il primo di 120 metri. (FONTE WIKIPEDIA)

Ora veniamo a noi: il più bel fiume da trote del centro italia, almeno per me. Grossa portata d’acqua, subito alle porte di Rieti, dove il Peschiera, fiume che fornisce l’acqua potabile a Roma, scarica il suo apporto idrico. Ottimo hot spot per lo spinning, ma trovano spazio tutte le tecniche, persino la noble art della pesca, ovvero la mosca. Non mancano riserve dedicate a questa tecnica. Vista la vicinanza dalla capitale, anche questo è soggetto a grosse immissioni di trote, sopratutto intorno alla fatidica data del via si pesca. Infatti anche qui, intorno a questa data è difficile trovarsi a pesca da solo! Comunque non mancano le fario veraci, stanziali, e di grosse mole. Inoltre in zona fiume morto, si possono insidiare lucci papera, molto difficili da convincere, ma sempre affascinanti da catturare. Il fiume muore nel miglior modo in cui può morire un corso d’acqua, ossia formando le più belle cascate d’Italia, le Marmore.