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Dopo aver trattato la pesca all'alborella nel fiume Liri, ora vediamo quali sono le potenzialità di questo fiume del frusinate, nelle zone denominate “porcilaia” e “traliccio”.

di Bernardini Fernando dal numero 11/09 di Pesca In


Le zone che fanno da scenario a questo servizio si trovano ad Isoletta vicino Ceprano, sono esattamente una di fronte all'altra e seguendo la corrente del fiume troviamo traliccio in sponda destra e porcilaia in sponda sinistra, poco prima che si formi il lago di San Giovanni Incarico, proprio alla confluenza tra il fiume Liri ed il fiume Sacco, quest'ultimo tristemente noto per storie di inquinamento. I nomi scelti per questi spot non sono il massimo, bisogna dire, però, che la loro pescosità compete con campi gara ben più famosi. I tratti di fiume Liri in questione sono molto simili a quelli della zona di Pontecorvo, già descritta, sia per le caratteristiche ambientali sia per la tecnica. Infatti anche qui è possibile fare la pesca all'alborella, presente in quantità notevole e di taglia fuori dalla media. Nel periodo estivo le alborelle “sbocciano”, dirigendo le competizioni verso questo tipo di pesca, vista l'impossibilità di utilizzare il bigattino per insidiare altri pesci e vista la loro notevole aggressività. Quindi, se si vuole attrarre altro tipo di pesce, si può provare innescando il mais, anche se talvolta risulta essere troppo selettivo, ottenendo scarsi risultati, o provare con esche alternative come l'orsetto o il caster, ma anche questi spesso non danno buoni risultati con una forte presenza di alborelle.


Traliccio

Il nome è dato dai numerosi tralicci dell'alta tensione presenti nei dintorni, ma nessuno vicino al campo gara, quindi niente paura non si rischia nulla. La profondità media è intorno ai 4,5 mt. ma con notevoli dislivelli, quindi è opportuno sondare bene prima di iniziare a pescare. Il fiume si presenta con velocità moderata, per dare un riferimento si pesca correttamente con 1,5 gr., ma essendo molto vicini ad una diga la velocità può cambiare durante il corso della pescata, quindi è opportuno preparare un range di grammature, che possono variare da 1,25 a 5 gr. con qualche vela o piastra. La pesca è la classica a cavedani, con spallinata raccolta, che si apre verso il fondo, finali leggeri, dell'ordine dello 0,9 mm, ed amo che cambia a seconda del tipo di esca che si andrà ad utilizzare. Come in tutto il Liri, anche qui sono presenti le savette, che normalmente mangiano in calata con partenze veramente fulminee. Di norma pescare leggeri dà sempre i suoi frutti al fine della pescata, ma a volte bisogna optare per una montatura molto pesante, questo per poter “bucare” lo strato di alborelle superficiale, raggiungendo il prima possibile gli strati più bassi d'acqua. Carpe e carassi arricchiscono la varietà di pesce presente, oltre a breme, scardole, pesci gatto, black bass e persici sole. Le carpe possono essere di taglia considerevole, alterando l'omogeneità della pesca, veri e propri jolly durante le competizioni. I cannini da alborelle da preferire sono di lunghezza dai 4 ai 6 mt.  vista l'abbondante vegetazione nel sotto riva. Oltre alle canne fisse, è buona abitudine portare con sè una bolognese di 6 o 7 mt., per poter pescare nei picchetti dove la profondità cala drasticamente a tiro di roubasienne o canna fissa, per poter cercare dei pesci fuori dalla portata delle canne senza mulinello. La pastura da impiegare nella pesca all'alborella, come per Pontecorvo, è la classica da alborella, magari con aggiunta di crisalide, mentre una pastura salata con base al formaggio, può essere la soluzione per prendere cavedani e savette. Una particolare attenzione và rivolta alle auto, visto che non è possibile lasciarle vicino al fiume, ma è permesso scaricare l'attrezzatura da pesca e poi spostarle nell'apposito parcheggio: sono molto severi in questo.


Porcilaia

Il nome dato a questo campo gara deriva da un allevamento di maiali, molto vicino al tratto in questione, ma che ormai non c'è più. A dire il vero sembra che sia proprio il suo destino quello di divenire un vero e proprio porcile, anche se a livello paesaggistico molto bello, arrivato sul posto inizio a chiedermi come possa l'uomo ridurre così la natura, deturpandola della propria bellezza. Nel mio piccolo raccolgo tutto il possibile, porto sempre con me qualche busta per poter riporre la spazzatura, ma per togliere tutto ci vorrebbe un furgone. Ma veniamo alla pesca. Rispetto alla zona di Pontecorvo e Traliccio, qui l'alborella, seppur presente, incide meno sugli esiti di una competizione, dando spazio all'utilizzo di numerose tecniche di pesca. Oltre alle canne fisse, si può optare per la roubasienne, la bolognese, l'inglese ed il ledgering. Nella parte alta del campo gara, prendendo come riferimento la corrente del fiume, la pesca è quasi esclusivamente a roubasienne, con possibilità di uscire a ledgering  o all'inglese in caso di acqua statica. Mentre nel tratto basso, l'inglese e la pesca con il pasturatore, sono quelle da preferire, abbinate alle solite canne fisse, forse quest'ultime le vere regine dei tratti di fiume in questione. La parte alta, denominata porcilaia destra, presenta una profondità di 5,5 mt. a tiro di roubasienne, mentre la parte bassa tale profondità si trova a circa 20/25 mt., praticamente sulla sponda opposta. Nella parte alta, la pesca è molto simile a quella che si deve effettuare al traliccio, ossia alla ricerca di cavedani e savette con lenze leggere, visto che non abbiamo necessità di appesantire il tutto per la presenza del piccolo pesce argenteo. Essendo meno pressante la presenza dell'alborella, è possibile pescare anche con il bigattino o con l'orsetto, dando più possibilità di effettuare catture come il cavedano e la savetta. Anche qui la presenza di grosse carpe e tanti carassi, fanno si che le gare non siano mai scontate. Infatti la presenza di grossi pesci, nella normale pesca a cavedani e savette, mette a dura prova la nostra attrezzatura, soprattutto gli elastici, normalmente dello 0,9/1,0 mm., che sotto il tiro di carpe di 3/4 kg fanno fatica a fare il loro mestiere di ammortizzatore. Pescate di 10 kg. sono all'ordine del giorno in questa parte di fiume Liri, peso raggiungibile con soli cavedani e savette, quello che si può dire, una gran bella pescata, traguardo impossibile con la pesca all'alborella.


Considerazioni finali

In questi due brevi articoli ho cercato di illustrare tre zone di fiume Liri, molto interessanti, vero e proprio patrimonio di tutti, con possibilità di effettuare molteplici tecniche di pesca. La costante in tutti i tratti descritti, è la presenza di alborella, pesce ormai lasciato nel dimenticatoio o addirittura evitato dai più giovani. Bisogna però riscoprire questa pesca, estremamente tecnica e avvincente, dove pochi grammi fanno la differenza e a volte fare pochi grammi in più del tuo avversario risulta veramente difficile.

E ora veniamo alle note dolenti. Ho ritrovato un ambiente fantastico ed una natura rigogliosa. Peccato però il tutto sia vanificato da un'inciviltà latente e da una trascuratezza disarmante. Invito tutte le società di pesca, le istituzioni, le persone comuni, a salvaguardare questo ambiente, patrimonio personale di ognuno. Basterebbe poco, magari al posto di una gara domenicale, si può organizzare una domenica di pulizia, penso che tutti gli agonisti vorrebbero dare il proprio contributo. Ma poi ci vorrebbe controllo, anche tra di noi, perché proprio noi siamo i primi controllori dello status di un ambiente che viviamo. Datemi retta, basta poco!


Notizie utili

Come nel precedente articolo, ricordo che siamo nella provincia di Frosinone e che quindi per poter esercitare la pesca, bisogna munirsi dell'apposito tesserino provinciale di Frosinone, reperibile in zona, previo versamento con bollettino postale n. 13197033 del costo di 5,16 euro, intestao a “Amministrazione Provinciale di Frosinone - Settore pesca"  causale "costo tesserino ittico".


Viabilità

Per raggiungere le zone indicate in questo articolo, si deve uscire all'uscita Ceprano dell'autostrada A1 e una volta attraversato il paese e il ponte sul fiume Liri, si svolta a destra in direzione isoletta. Arrivati ad isoletta, si attraversa il paese, si passa una piccola piazza e dopo circa 100 mt si trova il bivio per la Porcilaia, indicata come zona Area Protetta (la regolamentazione di questa zona cambia spesso, meglio reperire informazioni prima di raggiungerla). Per raggiungere il Traliccio, non bisogna svoltare a questo incrocio, ma proseguire fino al raggiungimento del ponte sul Liri, dopo circa 1 km. si trova un bivio che indica l'area “Punto Lago”. Prendere per questa strada e proseguire fino alla sua fine. Ricordo di non lasciare l'auto in prossimità delle sponde.


Attrezzatura da pesca

Il pescatore di Marziani e Pillitteri

via Pirandello - Isola del Liri

Tel. 346 6467952


Dove mangiare

Bar Trattoria Di Ruzza Gino

via Civita Farnese, 18 - Isoletta

Tel. 0776 529156


Punto Lago da Riccardo

Bar Trattoria Pizzeria

Tel. 333 5302781

Qui è possibile praticare la canoa, il campeggio, sosta camper.


Affittacamere  (Sig.Felice) 333 4127567



di Bernardini Fernando